Cucina

Portiamo in tavola le storie di fornitori e produttori che scegliamo con cura, persone fidate e stimate. I piatti proposti appartengono alla tradizione della cucina di montagna della nostra regione. Il tris di canederli vegetariani e il coniglio al forno non mancano mai. Così come il fanzelto, il piatto tipico della valle in cui ci troviamo: un pane povero, una sorta di crêpe di colore scuro (…)cappuccio. Vi potrà poi capitare di trovare la fugaza, la tartare di carne salada, gli gnocchi di patate o di mais, gli spätzle de formenton, gli strangolapreti con fonduta di Casolet, lo stinco alla birra Barbaforte, le costine di maiale alla paprika, la guancia brasata al Marzemino. Funghi solo se è stagione. In primavera molte preparazioni si arricchiscono grazie all’uso delle erbe spontanee raccolte nei dintorni. Il pane è fatto in casa ogni giorno con il lievito madre. (I nostri dolci profumano di mele e cannella, cioccolato, carote e mandorle. Una torta si chiama Pasubiana, l’abbiamo imparata da Anna). Se non ci fossero le capre non ci sarebbe il biancomangiare. Contiamo venticinque coperti in una sala con la volta a botte e cinquanta all’aperto, su panche e tavoli di larice.

Il Masetto è recensito nella guida Osterie d’Italia. Sussidiario del mangiar bene all’italiana di Slow Food per gli anni 202/2021/2022/2023 insieme ad altri luoghi considerati “il più autentico modello di ristorazione del nostro Paese”.

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